Il nuovo Regolamento F-Gas impone nuove regole su refrigeranti e sicurezza, rivoluzionando la verifica e conformità impianti HVAC (sistemi per il riscaldamento, la ventilazione e il condizionamento dell’aria. L’acronimo viene dall’inglese Heating, Ventilation and Air Conditioning, n.d.r.), con focus su formazione, certificazione e sostenibilità.
L’introduzione del nuovo Regolamento F-Gas segna una svolta cruciale per tutto il comparto HVAC, imponendo standard più stringenti per la verifica e conformità impianti. In particolare, le pompe di calore si trovano al centro di un processo di transizione verso refrigeranti a basso impatto ambientale, tecnologie più sicure e una formazione professionale sempre più qualificata. Per l’Italia, che ospita una delle industrie più avanzate del settore, il cambiamento non è solo una sfida, ma anche un’opportunità di leadership.
Le nuove regole del Regolamento F-Gas
Entrato in vigore l’11 marzo 2024, il Regolamento (UE) 2024/573 mira alla>progressiva eliminazione dei gas fluorurati ad alto GWP, incentivando l’uso di refrigeranti naturali come il propano (R290), la CO2 o l’ammoniaca. Entro il 2027, sarà vietato l’uso di F-Gas con GWP ≥150 su pompe di calore monoblocco e climatizzatori sotto i 12 kW, con l’obiettivo di una eliminazione quasi totale al 2032.
Queste norme hanno impatti diretti sulla verifica e conformità impianti, in quanto impongono nuovi criteri tecnici e di sicurezza, sia per la progettazione che per l’installazione e manutenzione.
Il nodo della formazione e delle competenze
Il cambio di paradigma riguarda non solo i materiali e le tecnologie, ma anche e soprattutto le competenze degli operatori>. Come evidenziato da AiCARR, lavorare con refrigeranti classificati A3 (come il propano, altamente infiammabile) implica conoscenze approfondite di sicurezza e antincendio.
Il nuovo Regolamento F-Gas introduce anche nuovi obblighi formativi e certificativi. A partire dal 2028, sarà necessario un aggiornamento obbligatorio per tutti i tecnici certificati secondo i vecchi schemi. Inoltre, verranno estese le certificazioni ai refrigeranti alternativi e ai nuovi settori applicativi.
La risposta della filiera HVAC
Le principali associazioni di categoria – tra cui Assoclima, Assogastecnici, Assocold e l’Associazione Tecnici del Freddo – hanno sottolineato la necessità di collaborazione tra produttori, installatori, progettisti e manutentori. Non solo per aggiornare gli standard tecnici (come le norme EN 378 e IEC 60335-2-40), ma anche per elaborare >nuove linee guida nazionali sulla corretta installazione delle pompe di calore.
L’Italia, con la sua posizione industriale strategica in Europa, ha la possibilità di guidare questa trasformazione, ma servono investimenti mirati in formazione, attrezzature e progettazione di nuove unità, in grado di rispondere ai criteri di sostenibilità e sicurezza.
Quali refrigeranti per il futuro?
La transizione ai nuovi refrigeranti pone interrogativi pratici e strategici. Il propano (R290), pur vantando un GWP molto basso, presenta rischi gestionali in fase di installazione. In alternativa, refrigeranti come l’R454C offrono un compromesso tra sicurezza, efficienza ed eco-compatibilità.
Come sottolineato da Assogastecnici, è necessario adottare un approccio flessibile e intelligente: scegliere il refrigerante giusto caso per caso, bilanciando costi, impatto ambientale e requisiti normativi.
Decarbonizzazione e sostenibilità: la strada è tracciata
La direzione è chiara: più efficienza energetica, meno impatto ambientale, maggiore sicurezza. La verifica e conformità impianti HVAC passa attraverso una trasformazione profonda, che coinvolge tutta la filiera. Il nuovo Regolamento F-Gas non rappresenta solo una normativa da rispettare, ma un’occasione per ripensare completamente il ruolo degli impianti nel contesto della transizione energetica e climatica.
Le aziende che sapranno adeguarsi rapidamente – formando il personale, adottando nuovi standard e scegliendo soluzioni tecnologiche innovative – saranno anche quelle più competitive nel mercato europeo ed extraeuropeo dei prossimi anni.