Ultima chiamata per il bonus caldaie: detrazioni salve solo se saldato il 2024

L’aria di rigore europeo si fa sentire anche in caldaia. Il conto alla rovescia per il bonus caldaie si è ormai attivato e, a meno di improbabili proroghe dell’ultima ora, il sipario sta per calare sulle agevolazioni fiscali per le caldaie a gas. Non c’è scampo, né appelli: dal 1° gennaio 2025, chi installa un impianto alimentato da combustibili fossili non potrà più detrarre un centesimo.

Lo chiarisce senza troppi giri di parole l’Agenzia delle Entrate, che nella circolare 8/E ha tracciato una linea netta: stop agli incentivi per le caldaie a gas, anche quelle a condensazione, su tutti i fronti — Ecobonus, Bonus Casa e Superbonus. Ma c’è una finestra di salvezza: chi paga entro il 31 dicembre 2024 è ancora dentro al perimetro delle detrazioni, anche se l’impianto verrà installato solo nel 2025.

È l’effetto collaterale più immediato della Direttiva Case Green (UE 2024/1275), che vieta ai Paesi membri di sovvenzionare impianti a fonti fossili. Una stretta netta, senza zone grigie, senza deroghe su misura. La logica comunitaria è chiara: bisogna puntare su energie pulite, abbandonare gas e petrolio. E così, caldaie tradizionali e generatori d’aria calda a gas finiscono fuori dal radar degli incentivi.

Ma non tutto è perduto per chi si muove in tempo. La spesa — e solo quella — fa fede. Se il bonifico è datato entro il 2024, allora l’agevolazione resta. Anche nel caso del Superbonus, a patto che entro l’anno sia stata presentata la CILA o il titolo abilitativo. Perfino nel caso di una sola caldaia sostituita, purché il salto energetico sia documentato.

Escluse dal giro degli incentivi le caldaie “uniche”, ovvero quelle non affiancate da sistemi rinnovabili. Dentro, invece, restano i sistemi ibridi (pompa di calore + caldaia a gas), generatori a biomassa, microcogeneratori e pompe di calore ad assorbimento. Insomma, si salva solo chi sa innovare.

Bonus solo se paghi subito: la tempistica fa la differenza

Il criterio è uno: quando è stato pagato. La detrazione spetta solo per spese effettuate entro il 31 dicembre 2024, anche se i lavori saranno completati nel 2025. Non importa quando parte il cantiere o si chiude l’intervento: se la fattura è saldata entro l’anno, la caldaia a gas resta incentivata.

Cosa si salva e cosa no: guida rapida agli impianti

Restano fuori: caldaie a condensazione a gas, generatori d’aria calda a combustibile fossile. Restano dentro: impianti ibridi, caldaie collegate a fonti rinnovabili, microcogeneratori e pompe di calore evolute. La chiave è nella tecnologia, non nel combustibile.