Stop ai bonus per le caldaie fossili: nel 2025 cambia tutto

Un taglio netto alle caldaie fossili

Dal primo gennaio 2025 suona la campana a morto per gli incentivi alle caldaie alimentate da combustibili fossili. La Direttiva Case Green, trasposta nella nostra legislazione tramite la Legge di Bilancio, rivoluziona il panorama delle agevolazioni fiscali nel settore dell’efficienza energetica. Non c’è più spazio per impianti alimentati a gas naturale, carbone o gasolio, se non integrati con fonti rinnovabili. La linea tracciata dall’Europa è chiara: serve un cambio di passo deciso e definitivo verso la transizione ecologica. Anche le caldaie che promettono l’uso di gas “rinnovabile” rischiano il taglio, se non raggiungono gli standard minimi di efficienza energetica fissati dal Regolamento UE.

Ma attenzione: non tutte le soluzioni finiscono nel mirino. L’Agenzia delle Entrate, con la circolare 8/E del 19 giugno 2025, mette in salvo alcune tecnologie “virtuose”. I microcogeneratori, ad esempio, sono ancora ammessi al beneficio fiscale anche se alimentati da fossili, perché capaci di produrre calore ed elettricità in sinergia. Stesso discorso per le caldaie a biomassa di nuova generazione e per le pompe di calore ad assorbimento a gas. I sistemi ibridi, combinazioni fabbricate di pompe di calore e caldaie a condensazione, ricevono ancora il via libera — ma solo come soluzione ponte, non definitiva.

Superbonus: tra deroghe e scadenze

Il Superbonus segue lo stesso spartito dell’ecobonus. Niente incentivi per chi pensa ancora a soluzioni fossili, a meno che non abbia già avviato le pratiche prima del 2025. Chi ha presentato CILA o richieste di permesso a costruire entro il 31 dicembre 2024 potrà godere delle agevolazioni, anche se i lavori proseguiranno l’anno successivo. Ma le tempistiche diventano fondamentali, così come la lettura attenta delle interpretazioni normative. Per non incappare in errori costosi, l’unica strada davvero sicura è affidarsi a tecnici esperti e aggiornati.

Il quadro è complesso e in continuo mutamento. La sensazione? Più che una semplice transizione ecologica, quella imposta dalla Direttiva Case Green è una rivoluzione mascherata. Una rivoluzione che parte dalle caldaie, ma coinvolge l’intero settore delle ristrutturazioni. E che costringe a ripensare, da cima a fondo, il modo in cui riscaldiamo le nostre case.